mercoledì 23 ottobre 2024
Educazione è speranza: al via la nuova Campagna Tende Avsi

Uganda, Ecuador, Camerun, Italia, Terra Santa, Libano è la lista dei Paesi interessati dai progetti della Fondazione Avsi nell'ambito della Campagna Tende 2024/2025 intitolata “Educazione è speranza”.

Per Avsi il futuro del mondo è tutto contenuto in questi due poli. Da un lato l'educazione, condizione necessaria per uno sviluppo giusto, sostenibile e duraturo; dall'altro la speranza, cioè ciò che ci tiene in piedi e ci permette di vivere in pienezza in ogni circostanza, anche nelle più drammatiche.

Lavorando in Paesi feriti da conflitti e crisi che tendono a cronicizzarsi, secondo Avsi lo sviluppo non è qualcosa che si può imporre dall’esterno, né è riducibile all’offerta di assistenza, che può precipitare poi in forme di assistenzialismo.

Lo sviluppo, invece, chiede un lavoro comune, è un percorso lungo che si può intraprendere solo insieme e inizia là dove si apre la possibilità di un’educazione vera. Dove, all’interno di una relazione personale, la persona è accompagnata a scoprire la propria dignità irriducibile e il bene che è l’altro.

Dunque, lo sviluppo per Avsi è possibile solo grazie a un’educazione capace di mettere in moto la persona, anche la più vulnerabile. E' il messaggio emerso con forza anche nel corso dell'evento di lancio della nuova Campagna Tende svoltosi alcuni giorni fa.

Erano presenti Patrizia Savi, presidente di Avsi, e Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, coordinati da Maria Laura Conte. In collegamento, invece, hanno partecipato Stefania Famlonga, Marco Perini e Rose Busingye con una testimonianza sul campo.

Patrizia Savi ha esordito dicendo che “stiamo vivendo un tempo difficile e complesso. Come dice spesso il Papa, è in corso la terza guerra mondiale a pezzi e quindi il nostro impegno assume una importanza ancora maggiore”. Venendo alla Campagna Tende di quest'anno, la presidente ha specificato che si tratta “sicuramente di un'occasione per raccogliere fondi ma è soprattutto un mezzo per testimoniare la nostra esperienza e quale giudizio nuovo portiamo nel mondo”.

Quanto al tema, per Savi “l'educazione si realizza soltanto all'interno di una relazione personale, alla scoperta di tutta la realtà. Nessuno si salva da solo e anche lo sviluppo si costruisce insieme”. A tal proposito, una menzione speciale è andato al progetto dell'adozione a distanza: “E' l'esempio di come il cambiamento della persona avviene in una relazione che coinvolge donatori e bambini da sostenere”.

La prima testimonianza di come l'impegno educativo sia fattore di sviluppo e di cambiamento è toccata a Stefania Famlonga che da venti anni opera in Ecuador con una fondazione che offre servizi educativi a 900 bambini, lavoro a 20 persone ex beneficiari e coinvolge un consiglio di amministrazione formato dall'alta società locale che offre il proprio contributo gratuitamente. “E' un esempio di ideale vissuto, capace di incontrare tutti e di generare unità”.

Marco Perini ha parlato dal Libano dove è in corso l'attacco israeliano. Ci sono oltre un milione di sfollati tra cui anche 11 suoi colleghi. Si contano più di duemila morti oltre ai feriti. In questa situazione c'è ancora speranza?, si è chiesto il cooperante. “Avsi sta aiutando 13 mila persone che vivono nei rifugi e siamo impegnati con gli assistenti sociali perché i bambini possano esprimere i loro traumi senza diventare adulti ruvidi troppo presto. Abbiamo però anche la pretesa di guardare lungo e non rassegnarci alla cronaca. Mettiamo germogli, i frutti cresceranno, perché non bisogna mai confondere la pace con la vittoria”.

Rose Busingye non ha bisogno di presentazioni. Dall'Uganda, dove con il suo Meeting Point ha dato nuova speranza alle donne del posto, ha ricordato che “la vita ha un senso, un significato. Educhi solo se rimandi l'altro a ciò che lo ha fatto. Educare è comunicare il contenuto dell'uomo. Senza questa scoperta la vita e la stessa educazione diventano un grande deserto, tutto diventa passeggero. Invece la vita urge questo significato”.

Nella conclusioni, Davide Prosperi ha evidenziato che “quello che vediamo e sperimentiamo è che molte volte il dolore e il male sembrano avere il sopravvento e così difficoltà e limiti finiscono per schiacciarci, ci tagliano le gambe. La faccenda si chiuderebbe qui se non fosse accaduto qualcosa di umanamente incredibile ossia l'incontro con una compagnia che ci mostra con una presenza che la vita ha un valore, che vale la pena vivere, che c'è un senso buono, che c'è qualcuno che ti ama gratuitamente. E' una cosa dell'altro mondo che entra nell'orizzonte ordinario della nostra vita”.

Una grandezza, ha aggiunto il presidente della Fraternità, che “ci chiede un sacrificio: spostare lo sguardo verso un altro. Spesso il più grande ostacolo alla speranza è in noi stessi, in ciò che già possediamo, nelle nostre cose. Dobbiamo decidere se siamo capaci di scommettere su questa presenza o su altro. Siamo figli di una storia durata secoli che ha cambiato il rapporto dell'uomo con la realtà. Non c'è altra strada che guardare a Cristo, dentro questa storia che ci ha raggiunto. Questo è il contributo che siamo chiamati a dare. La speranza si fonda solo sulla presenza di Cristo che ci viene incontro e ci ama. L'unica originalità nostra non è il prodotto di una astuta creatività ma il legame nella storia che si concretizza in una comunione vissuta”.

La Campagna Tende ci invita quindi a sostenere progetti che, costruiti su questo approccio educativo, alimentano concretamente, giorno dopo giorno, la speranza di bambini e giovani, donne e uomini, famiglie e comunità.

In Uganda, il Meeting Point International e le Scuole Luigi Giussani sono un luogo di educazione continua per centinaia di bambini e ragazzi. In Ecuador, Fundación Sembrar sostiene i rifugiati venezuelani, offrendo loro accoglienza, integrazione e formazione. In Camerun, il Centro Edimar si prende cura dei giovani più in difficoltà e li accompagna a ritrovare il loro posto nella comunità.

Anche in Italia, l’Associazione Emmaus accoglie chi fugge dalla guerra, portando conforto e opportunità di crescita. In Terra Santa, i programmi educativi del Patriarcato di Gerusalemme sono una risorsa fondamentale per le nuove generazioni di palestinesi. E infine, in Libano, precipitato ancora una volta in una crisi profonda, il Centro Fada2i promuove attività educative nel Sud che permettono di sperare ancora che l’attuale emergenza lascerà un giorno spazio a pace e ricostruzione.

La Campagna Tende si articola, come ormai da decenni, in Italia e nel mondo, in una serie di eventi e incontri nelle scuole, nelle aziende, nelle università, nei luoghi del tempo libero, nelle parrocchie. Iniziative che invitano tutti a donare per sostenere i progetti, ma anche a coinvolgersi in prima persona in quest’opera di sensibilizzazione e di apertura alla conoscenza di Paesi troppo spesso dimenticati. Elena Ricci ha ricordato che Avsi anche quest'anno mette a disposizione prodotti solidali e prodotti di artigianato che possono essere venduti oltre ai testimonial che in presenza o a distanza possono partecipare alle varie iniziative sul territorio.

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