giovedì 28 maggio 2020
Lorenzo e Valentina, quando l'amore è più forte del virus

A iniziare dalla semplice definizione riportata nei vocabolari, 'unione fisica, morale e legale dell'uomo e della donna, in completa unità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie", l'istituzione matrimoniale comporta impegni monumentali. Già in tempi normali è una scelta da far tremare le vene ai polsi, immaginate cosa significa fare il grande passo in piena pandemia sanitaria. E' davanti a questo crocevia della storia che si sono ritrovati Lorenzo e Valentina, due giovani della provincia di Firenze, con le nozze già fissate da un anno ma incerte fino all'ultimo minuto. Diciamo subito che la loro è una storia finita bene. I due si sono sposati, sono marito e moglie, anche se la festa al ristorante è rimandata di alcuni mesi, a causa delle restrizioni ancora in vigore.

Mentre in Italia il coronavirus la faceva da padrone e il Governo imponeva il lockdown, Lorenzo e Valentina sono stati messi davanti a un bivio: annullare le nozze in attesa di tempi migliori oppure attendere l'evoluzione della situazione. Senza farsi tanti problemi, hanno imboccato la strada più in salita. Nonostante le difficoltà del momento, pur stando chiusi in casa e quindi lontani anche fisicamente, hanno continuato a progettare il loro "grande giorno" e ad organizzare la loro casa per la quale avevano chiuso un contratto nel pre-Covid 19. Che non sarebbe stata una passeggiata lo avevano capito a marzo quando avevano rinunciato a partire con i loro amici che gli avevano organizzato l'addio al nubilato e al celibato.

Al di là delle più pessimistiche previsioni, l'attesa è durata a lungo e si è fatta complicata perché il loro matrimonio dipendeva anche dalla riapertura delle chiese avendo gli sposi optato per la cerimonia religiosa. Sono passati i giorni ed anche i mesi ed intanto la data fatidica del 23 maggio si avvicinava. Eppure la coppia ha sempre mantenuto la calma e agli amici che con discrezione ed affetto chiedevano novità hanno sempre risposto: "Aspettiamo".

La svolta è arrivata con la firma dell'accordo tra Governo e Conferenza Episcopale Italiana che ha permesso, dal 18 maggio, la ripresa delle messe e la celebrazione dei sacramenti e quindi anche dei matrimoni. E' stato in quel momento che Lorenzo e Valentina hanno spinto il piede sull'acceleratore. Nonostante mancassero solo due settimane alle nozze, hanno deciso di andare avanti, di sposarsi seppur con tutte le limitazioni stabilite per la sicurezza e il distanziamento.

Così è partita la macchina organizzativa. La prima cosa che hanno fatto è stata un video postato su Youtube nel quale hanno comunicato ai parenti e agli amici che l'invito per il loro matrimonio era ancora valido. Poi hanno organizzato la cerimonia tenendo conto che in chiesa potevano essere presenti non più di 104 persone. Un numero ristretto a fronte dei tanti invitati. Così è nata l'idea di una diretta streaming della messa che ha permesso di seguirla anche comodamente da casa.

E' così che Lorenzo e Valentina sono arrivati al 23 maggio per il loro matrimonio salvato in "zona Cesarini". Stanchi ma felici, sicuramente provati emotivamente ma con la consapevolezza che l'amore vince sempre su tutto. D'altronde, la loro storia aveva dato ampiamente prova di ciò. Già quando avevano deciso di sposarsi, ad esempio, Valentina si trovava in Inghilterra per lavoro e c'era la possibilità di continuare a stare lontani anche da marito e moglie. Poi, grazie a Dio, le condizioni sono cambiate e lei ha fatto rientro in Italia. Anche per la casa i problemi non sono mancati, ma pure in questo caso una soluzione è stata trovata in men che non si dica. Esperienze che hanno messo alla prova la loro pazienza ma che hanno rafforzato la loro fede ed anche la loro convinzione che l'amore può fare grandi cose.

Questa è la loro storia, poi c'è la cronaca del loro matrimonio. Sposi e invitati rigorosamente in mascherina, gel igienizzante al posto del riso, persone distanziate sulle panche, comunione distribuita con i guanti, cerimonia conclusasi a porte chiuse, servizio d'ordine a vigilare che tutto andasse bene. Le nozze di Lorenzo e Valentina si sono trasformate in una sorta di grande prova generale per la prima domenica in chiesa dopo due mesi di chiusura forzata. Una "prima" riuscita molto bene: tutti sono stati disciplinati ed hanno seguito le indicazioni, nessun assembramento dentro e fuori dalla chiesa. Non sono mancate la gioia, l'emozione, la commozione, la partecipazione. Gli abbracci, gli auguri calorosi, la festa sono invece rimandate a ottobre, virus permettendo.

Ciò che rimane è la loro testimonianza di fede e di amore. Come dice un antico proverbio, volere è potere. Lorenzo e Valentina sono sposi perché lo hanno fortissimamente voluto, perché hanno ristabilito il primato di Dio sulla festa e perché hanno anteposto il loro amore a tutte le paure che il virus ha messo in ciascuno di noi. Auguri ragazzi!

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