Julia Bolton Holloway, la suora custode del cimitero degli inglesi
Julia Bolton Holloway è una suora cattolica di 85 anni. Da ventidue è custode del cimitero degli inglesi di Firenze, una duna dalla forma ellittica, dove tra il 1828 e il 1877 sono state seppellite 1409 persone, provenienti da 16 nazioni e in maggioranza inglesi. Nato per dare sepoltura ai non cattolici, si trova in mezzo a piazzale Donatello, fra due viali di scorrimento.
Per un lungo periodo è stato un luogo frequentato da eroinomani, da aspiranti suicidi e da organizzatori di messe nere. Julia lo ha ripulito vent’anni fa insieme a una squadra di lavoratori rom. Tutt'ora vive insieme a una coppia di origini rom, che l’aiuta nella gestione del cimitero.
“La mia vita è stata strana” ha detto allo scrittore Ivan Carozzi che l’ha intervistata per Il Foglio. Nata a Londra nel 1937, il padre lavorava al Times of India. A sedici anni si trasferisce negli Stati Uniti. Durante gli studi, per guadagnare qualche credito scolastico, partecipa ad un test atomico. Su quella lontana esperienza, Julia scrive un romanzo. Si trova in rete, in un sito dove sono raccolti un po’ tutto il suo lavoro e la sua storia, comprese le sue foto da ragazza. La religiosa ha anche un profilo LinkedIn, dov’è possibile verificare le sue competenze.
La vita precedente di Julia è stata quella di una ricercatrice e di una studiosa inquieta a cavallo tra due continenti. La suora è una medievista. Ha studiato in California, a Berkeley. Prima di prendere i voti è stata sposata. Un matrimonio non semplice. Ha avuto tre figli e oggi ha otto nipoti e quattro bisnipoti, sparsi tra Scozia, Florida e New Mexico.
A Berkeley si laurea in inglese, studi medievali e letteratura comparativa, con una tesi sul pellegrinaggio in Dante e Geoffrey Chaucer. Comincia a insegnare inglese e letteratura comparativa. Lavora prima all’Università di Princeton, dove si trova una splendida biblioteca di manoscritti, e poi all’Università del Colorado.
Dopo un periodo vissuto in Inghilterra, a metà degli anni Novanta si è trasferita nella frazione di Montebeni, nel comune di Fiesole, dove ha vissuto da eremita per quattro anni, in una stanza senza riscaldamento, circondata dai libri che l’hanno seguita per tutti i suoi traslochi. Lì si è dedicata alla scrittura di un volume, proprio su Giuliana di Norwich.
Come e quando Julia si è fatta suora è una storia complicata. Parte da una vocazione emersa già da ragazza, poi accantonata e rispuntata in età adulta. Prima suora anglicana, in Inghilterra, e poi cattolica in Italia.