mercoledì 20 marzo 2024
"Le Vie d'Europa" con Twain per esplorare la letteratura americana

Sarà il Teatro Aurora di Scandicci ad ospitare la diciottesima edizione de “Le Vie d'Europa”, l'evento organizzato dall'associazione professionale di insegnanti Diesse Firenze e Toscana.

Dopo il grande successo dei Colloqui Fiorentini che hanno coinvolto quasi tremila partecipanti tra docenti e alunni delle scuole superiori di tutta Italia, è arrivato il turno dei ragazzi delle medie che quest'anno sono stati chiamati a lavorare sulla magia della letteratura americana.

Il protagonista del 2024, infatti, è Mark Twain ed in particolare le indimenticabili avventure di Tom Sawyer e Huckleberry Finn.

L'appuntamento è per le ore 9:15 di venerdì 22 marzo quando, nell'immediata periferia del capoluogo toscano, si ritroveranno circa 900 partecipanti. Quest'anno docenti e studenti provengono da ben otto regioni.

Nel corso della giornata il confronto verterà sui temi trattati nelle opere di Twain, esplorando il significato di libertà, avventura, e giustizia attraverso un lavoro interdisciplinare che nel primo quadrimestre ha abbracciato Italiano, Inglese, Arte, Tecnologia e Musica.

L’edizione di quest’anno pone particolare enfasi sulla figura di Huckleberry Finn, simbolo di coraggio e lealtà, e sulla vita avventurosa di Samuel Langhorne Clemens – meglio conosciuto come Mark Twain – il cui legame con il Mississippi ha profondamente influenzato la sua scrittura.

Un momento clou dell’evento sarà la lettura drammatizzata delle opere di Twain a cura di Tommaso Ferrini e Matteo Pecorini dell’associazione Verso Oklahoma, che promette di immergere ulteriormente i partecipanti nelle atmosfere evocative delle avventure lungo il Mississippi.

L'iniziativa proposta da Diesse Firenze e Toscana trova favore nelle scuole perché si tratta di un viaggio nella letteratura che, non solo celebra le storie che hanno formato generazioni di lettori, ma offre anche ai giovani partecipanti l’opportunità di presentare i loro lavori, esprimere le loro riflessioni, e partecipare attivamente con domande e contributi.

Inoltre, per i docenti, il convegno rappresenta una preziosa occasione di aggiornamento professionale, riconosciuto dalla carta elettronica del docente, confermando l’impegno dell’iniziativa nell’offrire contenuti educativi di alta qualità e nell’incoraggiare un approccio interdisciplinare all’insegnamento.

Il convegno si avvale della collaborazione di prestigiose istituzioni come l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dell’alternanza scuola/lavoro del Marco Polo e del Buontalenti di Firenze, e gode del patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, del Comune di Firenze, della Fondazione Indire e del British Institute of Florence.

La diciottesima edizione de Le Vie d’Europa si conferma quindi un appuntamento imperdibile per chi desidera esplorare le profondità della letteratura americana e riflettere sui temi universali che essa solleva, in un’atmosfera di condivisione e crescita culturale.

Lo ha ribadito anche Maria Serena Agnoletti (nella foto in basso), docente di lettere, ideatrice e direttore del progetto, in un'intervista rilasciata al portale del Sussidiario.it nella quale ha anche spiegato la genesi della manifestazione. “Abbiamo puntato infatti su autori stranieri per lavorare insieme insegnanti di italiano e di lingue. E poiché nella scuola secondaria di primo grado la lingua più praticata è quella inglese, la scelta cade sempre su autori di lingua anglosassone”.

Per quanto riguarda ciò che gli insegnanti e gli alunni svolgono prima del convegno finale, l'Agnoletti ha ricordato che “quando il lavoro viene svolto in classe insieme dall’adulto con i ragazzi, fiorisce una capacità di conoscenza e di immedesimazione davvero sorprendente; anche l’insegnante, in verità, impara molto, crede di aver capito il testo, ma dal confronto con i suoi studenti impara molto di più, come ci testimoniano in tanti. I ragazzi hanno delle intuizioni molto profonde, che certo poi hanno bisogno di una guida che li aiuti a svilupparle”.

Ecco perché l'attesa per la conclusione di venerdì è molto alta. “Nel convegno il momento più interessante è all’inizio, quando i ragazzi espongono le loro domande, manifestando ciò che non hanno ancora compreso. Ne escono delle testimonianze di crescita personale, documentazioni a livello esistenziale. Tutto ciò dimostra che i ragazzi sono in grado di comprendere e di ricavare dei tesori preziosi per la loro crescita”, ha concluso la direttrice.

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