Ecco il campo da basket: il sogno di Leonardo diventa realtà
Questa è la storia di una mamma determinata e di un figlio che aveva un sogno. La mamma si chiama Giulia Lucchesi, il figlio Leonardo Bellomo. Il sogno di cui stiamo parlando è la realizzazione di un campo da basket. Tra non molto il sogno diventerà realtà anche se Leonardo non potrà vederlo perché una brutta malattia se lo è portato via il 31 gennaio 2018, a soli 16 anni. Alla sua memoria sarà intitolata la nuova struttura sportiva all’aperto che il Comune di Lastra a Signa, in provincia di Firenze, si appresta ad attrezzare nei pressi del locale Palazzetto dello Sport.
Sono bastati poco più di due anni per concretizzare l’idea che Leonardo portava nel cuore. “Già prima della malattia – racconta la mamma che è una professoressa di educazione motoria – Leonardo lamentava la mancanza di un campo libero dove giocare con i suoi compagni. Purtroppo il Comune non lo aveva mai potuto realizzare per problemi economici”. Insieme alla scuola e agli amici, infatti, il basket era uno dei grandi amori di Leonardo che aveva iniziato a giocare nel 2013. “E’ stata subito una passione viscerale, si vedeva che aveva trovato la scarpa per il suo piede”, ricorda Giulia.
In precedenza, Leonardo aveva giocato a calcio ma è rifiorito soltanto quando ha scelto il basket, anche grazie ad allenatori che hanno tirato fuori il meglio del suo carattere. Lo sport gli era talmente entrato nel sangue che venne selezionato per le gare provinciali. In un primo momento non fu inserito nella squadra per via della malattia ma, dopo l’operazione raccolse le forze e riuscì a partecipare al torneo. “Era il suo mondo, una delle motivazioni più forti durante il periodo della malattia”, dice la mamma mentre ricorda che Leonardo si recava quotidianamente al palazzetto per allenarsi ed era diventato amico della squadra del Pistoia che gareggiava in serie A.
Leonardo era un ragazzo molto amato; aveva tanti amici dentro e fuori dalla scuola. Perciò la sua morte ha scosso tanti giovani e tanti adulti che, insieme alla sua famiglia, hanno deciso di fare qualcosa di concreto per onorare la sua memoria. Così è nata l’idea di un campo di basket aperto agli appassionati ma anche a tutta la cittadinanza. Piuttosto che chiudersi nel suo dolore, Giulia ha pensato bene di mettere insieme un gruppo di tecnici che hanno lavorato gratuitamente alla progettazione del campo. Contemporaneamente, sono state organizzate alcune attività per raccogliere fondi da mettere a disposizione del Comune. “Le persone hanno risposto con grande generosità, c’è stata una partecipazione sincera e una grande voglia di stare insieme”.
Il progetto di realizzazione del nuovo campo da basket, che ha un costo di 114.000 euro, è stato finanziato per metà da fondi regionali e l’altra metà da risorse comunali. I fondi raccolti dalle iniziative benefiche, una cena al circolo di San Martino a Gangalandi in collaborazione con l’associazione “Un Calcio per tutti” e un concerto al Teatro delle Arti, che ammontano a circa 10.300 euro, andranno a coprire le spese per il completamento dell’impianto di illuminazione.
Il progetto prevede la realizzazione di un campo da basket all’aperto delle dimensioni di 28×18 metri, oltre ad un giardino sostenibile con essenze arboree e floreali a basso bisogno idrico e di facile manutenzione. L’area del campo basket sarà ad accesso libero. Pochi giorni fa, la mamma di Leonardo ha incontrato ancora una volta il sindaco Angela Bagni che ha da subito appoggiato l’idea della famiglia perché, si legge in un comunicato del Comune, “si tratta di un impianto che mancava e che va a completare l’offerta sportiva del territorio, dando la possibilità a tutti di praticare questa disciplina”.
“Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare questo sogno, gli uffici comunali e il geometra Marco Serafini, il sindaco Angela Bagni e le associazioni del territorio che ci hanno sostenuti”, conclude Giulia che già si è messa in moto per il momento in cui il nuovo campo verrà inaugurato. Così il nome di Leonardo, che riposa nel cimitero delle Porte Sante a San Miniato al Monte, risuonerà ancora una volta sulla bocca delle tante persone che non lo hanno mai dimenticato.