Cento poveri protagonisti della Festa della Santa Croce
Domani, mercoledì 14 settembre, è la ricorrenza liturgica dell'Esaltazione della Croce e la Basilica fiorentina di Santa Croce celebra l'anniversario della sua intitolazione. Questo giorno così speciale la Comunità dei Frati minori conventuali ha deciso di viverlo insieme a chi è in difficoltà, ossia insieme alle persone che ogni giorno frequentano le mense della Caritas in città. La scelta, una novità nella piena fedeltà alla missione di Francesco d’Assisi, è stata fatta dai religiosi con il sostegno dell’Opera di Santa Croce e il prezioso supporto della Caritas diocesana che ha provveduto a portare l’invito a circa cento persone che pranzeranno nel grande chiostro del Brunelleschi (nella foto in alto).
Il programma della festa prevede alle ore 11 la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, poi - prima del pranzo - gli ospiti saranno accompagnati alla scoperta di alcuni luoghi e opere simbolo della Basilica: la cappella maggiore con la Pala Bardi, il Crocifisso di Donatello, la cappella Baroncelli con le Storie della Vergine di Taddeo Gaddi, le tombe di Michelangelo e di Galileo.
Oggi, però, sarà una giornata di apertura straordinaria di Santa Croce per tutti: la Basilica, infatti, accoglierà chi vuole partecipare alla messa delle 11, mentre chi desidera visitare le opere d'arte della basilica potrà farlo, gratuitamente, dalle ore 13 alle ore 17. Alle 18 è prevista la seconda celebrazione eucaristica.
L’iniziativa si collega all’articolato progetto di accoglienza che vede impegnati la Comunità dei Francescani e l’Opera di Santa Croce con l’obiettivo di proporre a tutti di vivere il complesso monumentale come luogo abitato e vivo. Per questo in alcune giornate particolari dell’anno - il 14 settembre, il 4 ottobre, il 25 dicembre, il giorno di Pasqua, il 13 giugno - il complesso, prima accessibile solo per le celebrazioni liturgiche, resterà aperto e i visitatori riceveranno un’accoglienza speciale, nel segno della spiritualità francescana e dei preziosi valori espressi dal patrimonio di arte e memoria di cui Santa Croce è scrigno.
Uno degli oggetti più preziosi del Tesoro della Basilica è certamente il reliquario del legno della Croce che venne eseguito e firmato agli inizi del Trecento dall’orafo Bertuccio da Venezia, già fonditore di una delle porte bronzee della basilica di san Marco. Si tratta di una croce composta da cinque placche di cristallo di rocca - rivestite di bronzo dorato - realizzata per conservare la reliquia del legno della croce di Cristo che si riferisce donata al convento nel 1258 da San Luigi di Francia insieme alla reliquia della Spina della corona di Cristo. La croce, di estrema raffinatezza, a differenza di altri esemplari, non presenta alcuna decorazione al suo interno, risultando completamente trasparente.